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Jul 18, 2023

Ombre oscure: l'Iran

Le guerre non dichiarate degli Stati Uniti sono state combattute contro nemici fantasma o creati a scopo di lucro; Interferenze illegali e segrete della CIA in paesi stranieri: questi echi familiari trovano i loro antecedenti in una storia lunga e sanguinosa, che risale all’Iran-Contra, più indietro al Vietnam, e ancora più indietro. La storia si ripeterà ancora?

INTRODUZIONE:

Questa è la seconda di una serie in cinque parti che esplora l’affare Iran-Contra e le sue conseguenze. La prima parte descriveva le guerre segrete dell'amministrazione Reagan e i traffici illegali di armi denunciati nello scandalo. La parte 2 spiega come la crisi costituzionale si è sviluppata a seguito del fallimento del Congresso nell'affrontare il potere della CIA di condurre guerre segrete nel nome di evitare uno scontro nucleare tra le superpotenze che ponesse fine al mondo. La terza parte espone le radici dell’Iran-Contra nello scandalo Watergate, ma l’abdicazione di responsabilità e la deferenza giudiziaria del Congresso si sono ritorte contro il ripristino della presidenza imperiale, sopprimendo le libertà civili ed espandendo le guerre giustificate come necessarie per combattere la Guerra Fredda, proprio come la Guerra Fredda. La guerra finì con il crollo dell’Unione Sovietica. La parte 4 esaminerà l’era di insicurezza globale in cui siamo entrati durante le seconde amministrazioni Bush e Obama, mentre la parte 5 esamina il ruolo svolto dai membri chiave della squadra entrante di Trump nel creare questo stato di guerra permanente immunizzandosi dalle conseguenze della criminalità passata.

L'autore, Doug Vaughan, ha trascorso anni come giornalista investigativo in America Latina coprendo gli orrori degli anni '70 e '80. In questa serie, collega le guerre segrete e i guerrieri passati e presenti alla loro più recente incarnazione come architetti di un approccio aggressivo per reimporre la loro volontà sul mondo che è sfuggito al loro controllo.

— Russ Baker, redattore capo

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"Le tradizioni di tutte le generazioni morte pesano come un incubo sulle menti dei vivi." —Marx

Trent’anni fa, lo scandalo Iran-Contra mise in luce e collegò due delle numerose serie di azioni segrete degli anni Reaganiani. Le risposte congressuali, giudiziarie e mediatiche a quella crisi modellarono una narrazione pubblica che pose le basi per ciò che sarebbe accaduto nelle guerre, sia palesi che nascoste, nelle successive amministrazioni di George HW Bush, Bill Clinton, George W. Bush e in in modo contraddittorio, Barack Obama.

Iran-Contra ci ha anche fatto conoscere molti dei futuri attori, neoconservatori e neoliberisti, che per tre decenni hanno inquadrato i dibattiti politici. Ora, alcuni sopravvissuti alle macerie sono riemersi dai pannelli in legno dei consigli di amministrazione aziendali e dei think tank di destra per vagare per i corridoi del Pentagono, del Dipartimento di Stato e delle agenzie di intelligence.

Come Watergate prima, un presidente neoeletto si è immerso in una pioggia di accuse e controaccuse che mettono a confronto la legittimità della sua elezione e l’autorità del suo ufficio con un’opposizione frammentata, compresi membri di spicco del suo stesso partito, alcuni dei suoi i propri candidati alla guida dei servizi militari e di intelligence, e questi nominati contro i loro predecessori e potenziali dipendenti.

Le spaccature emergenti nel presunto “consenso” della comunità dell’intelligence circa la presunta interferenza straniera nelle elezioni e la traballante struttura fattuale che ne è alla base, hanno già messo le fazioni l’una contro l’altra nell’FBI, l’FBI contro i suoi co-comunicanti, con il Direttore che si trova ad affrontare una situazione difficile. un'indagine interna e ne chiede la testa, mentre il nuovo presidente accusa la CIA di comportarsi come nazisti, pur dichiarandosi il più grande sostenitore dell'Agenzia. L’erosione della fiducia del pubblico nelle istituzioni governative è scesa ai minimi storici, se si può credere ai sondaggi.

Se sembra che siamo bloccati in un loop di nastro degli anni '70 o '80 è perché stiamo rivivendo una rinascita repubblicana programmata in un nuovo ciclo di crisi per il quale loro come attori e noi come spettatori siamo impreparati. La suspense potrebbe presto ucciderci. Scegli la tua metafora: zombi, vampiri o lupi mannari, regine guerriere e re troll infestano il paesaggio. È un episodio di Game of Thrones, un remake di L'invasione degli ultracorpi o una replica di La notte dei morti viventi? Oppure stiamo assistendo a qualcosa di senza precedenti, di imprevedibile?

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